Joe Rogan prende in giro il principe Harry nel suo speciale comico su Netflix
Recentemente, Joe Rogan ha ironizzato sul principe Harry durante il suo nuovo spettacolo comico su Netflix, “Burn the Boats”, in risposta alle critiche del duca di Sussex riguardo alla presunta disinformazione sul COVID diffusa attraverso il podcast di Rogan su Spotify.
Le parole di Joe Rogan
Nel suo spettacolo, Rogan ha spiegato come spesso si sia sentito censurato durante il periodo della pandemia: “In alcune occasioni ho scoperto di essere stato annullato per caso”. Ha poi condiviso un aneddoto personale, raccontando di un mattino in cui, ancora in pigiama, ha acceso la televisione e si è trovato di fronte Harry che parlava di lui.
Rogan ha mimato l’accento britannico del principe, affermando: “Joe Rogan sta diffondendo dangerous vaccine misinformation”. La sua reazione iniziale è stata di sorpresa e confusione: “F–k. Did I?”
Immaginando un incontro con Harry
Il comico ha proseguito descrivendo un’ipotetica esperienza ludica con Harry, ipotizzando una sessione di mushrooms insieme in cui si sarebbe discusso della sicurezza dei vaccini contro il COVID-19. Rogan ha espressamente chiesto: “Puoi immaginare di ingannare quel tizio per farlo provare?”
Le tensioni tra Harry e Rogan
Il principe Harry e sua moglie, Meghan Markle, hanno già mostrato il loro disappunto nei confronti di Rogan nel 2021, dopo che il comico ha dichiarato che i giovani non avrebbero bisogno di vaccinarsi contro il COVID-19. Questa affermazione ha sollevato polemiche, in quanto andava contro i consigli forniti dai medici e dal CDC.
Le reazioni degli Sussex
Nel 2022, Harry e Markle hanno espresso il loro disappunto nei confronti di Spotify, sottolineando la loro preoccupazione riguardo alla diffusione di disinformazione attraverso il podcast di Rogan. Hanno rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui affermavano:
“Abbiamo continuamente espresso le nostre preoccupazioni a Spotify per garantire che vengano apportate modifiche alla sua piattaforma per affrontare questa crisi sanitaria pubblica”.
Risonanza mediatica e conseguenze
A seguito delle affermazioni di Rogan, diversi artisti, tra cui Neil Young e Joni Mitchell, hanno scelto di ritirare la loro musica da Spotify. Nonostante ciò, Rogan ha successivamente siglato un contratto da 250 milioni di dollari con la piattaforma.
La controversia continua a svilupparsi e crea tensioni, non solo tra i protagonisti coinvolti, ma anche nei loro rispettivi fan e sostenitori.